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Bollette: come dividere le spese con i coinquilini

28/02/2022 Risparmiare

Quando si cerca una casa in affitto da condividere con dei coinquilini, ci sono diverse cose a cui pensare. Ad esempio, il modo migliore di dividere le spese e pagare le bollette. Sai già come organizzare il pagamento delle bollette con le persone che vivranno con te?

Beh, se ti stai chiedendo come fare, questo è l'articolo che fa per te!

Innanzitutto, sappi che le utenze possono rimanere intestate al proprietario dell'immobile in affitto. Questi, poi, chiede il pagamento delle quote agli affittuari.

Tuttavia, questa situazione non si presenta troppo spesso, poiché il proprietario di casa risulta responsabile dei pagamenti, onere che di solito si preferisce lasciare agli stessi inquilini.

Per cui, se più affittuari devono dividere le spese, prima di ogni cosa occorre stabilire a chi intestare le bollette (e i contratti di fornitura).

Come scegliere fra i coinquilini l'intestatario delle bollette?


L'intestatario dei contratti dovrà essere, naturalmente, una persona affidabile e dovrà esserci una buona intesa tra questi e gli altri inquilini della casa in affitto. La persona prescelta, infatti, pagherà le utenze e dovrà poi ricevere le varie quote dagli altri affittuari.

Ovviamente, se c'è un inquilino con residenza nella casa in affitto, sarà bene che la scelta ricada su di lui. Alcune spese presenti nella bolletta della luce, come le spese per il trasporto e gli oneri di sistema, sono inferiori se il contratto è un'utenza domestica "residente". Per i "non residenti", invece, i costi sono più elevati.

Se nessun inquilino ha la residenza nella casa, allora la soluzione più idonea è intestare la bolletta alla persona che rimane nella casa per più tempo, in modo tale da non pagare i costi di voltura ogni volta che uno degli intestatari va via.

Attenzione, però: per l'utenza del gas metano avere o meno la residenza nell'abitazione non fa differenza. Gli oneri e le imposte della bolletta del gas, infatti, cambiano in base alla zona geografica e alla regione nella quale si trova la casa. Per finire, gli inquilini possono decidere di intestare il contratto del gas a una persona diversa da quello dell'energia elettrica, in modo tale da dividere anche la responsabilità dei pagamenti.

Nuova casa senza inquilini, cosa bisogna fare?

Se ti trovi a traslocare in una casa nuova dove non ci sono ancora (o non ci sono più) affittuari, dovrai occuparti di:


  1. Attivare il contatore di luce o gas con un subentro: cos'è un subentro?
    Il subentro di luce e gas è un’operazione amministrativa con cui si richiede il cambio dell’intestatario di un contratto di fornitura, nel caso in cui il contatore sia stato precedentemente disattivato per un certo periodo di tempo. L’effetto del subentro è quello di cambiare il nominativo del cliente della fornitura, o delle forniture, riattivando contestualmente il contatore.


  2. Fare la voltura, modificando il nome sui contratti di luce e gas: cos'è la voltura?
    Oltre all'operazione amministrativa, dovrai richiedere anche il cambio di intestatario sui contratti delle utenze.
    Per farlo, occorrono...
    - codice fiscale;
    - codice POD identificativo del contatore per la fornitura di energia elettrica oppure il codice PDR per la fornitura di gas naturale (POD e PDR li trovi sul cartellino attaccato al contatore luce/gas oppure sulle bollette del precedente intestatario della fornitura);
    - lettura del contatore.

    N.B. La voltura va fatta anche nel caso in cui l'inquilino intestatario dei contratti decida di andare via, rendendo necessario scegliere un nuovo intestatario con conseguente cambio di nome sui contratti.

  3. Oppure, sottoscrivere un nuovo contratto in caso di cessazione: cos'è la cessazione?
    La richiesta di cessazione della fornitura comporta la disdetta del contratto luce e/o gas e la chiusura del contatore che non potrà più essere utilizzato fino alla sottoscrizione di un nuovo contratto. Per la chiusura del contatore del gas è necessaria l’uscita di un incaricato che provvederà alla sigillatura. La chiusura del contatore della luce può essere effettuata da remoto. Le tempistiche per la riattivazione di un'utenza cessata sono pari a massimo 7 giorni lavorativi per la luce e 12 per il gas. Naturalmente anche le spese per la riattivazione, in genere addebitate nella prima bolletta, saranno da dividere tra tutti gli occupanti della casa.

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