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Tettox2.it: la soluzione innovativa al caro affitti per studenti

10/05/2023 Risparmiare

Negli scorsi giorni, un gruppo di studenti dell'Università La Sapienza di Roma ha organizzato una manifestazione contro il caro affitti. La protesta ha visto gli studenti montare delle tende fuori dall'università per chiedere un'azione concreta contro i prezzi elevati degli affitti per le abitazioni sul territorio. Il problema del caro affitti è diventato sempre più rilevante in Italia, specialmente nelle grandi città universitarie, dove molti studenti hanno difficoltà a trovare alloggi a prezzi accessibili. Il costo dell'affitto per una stanza singola può raggiungere cifre elevatissime, creando difficoltà economiche per gli studenti e costringendoli a cercare soluzioni alternative. Tuttavia, esiste una soluzione innovativa al problema del caro affitti: tettox2.it, il primo portale in Italia per la condivisione degli spazi. Il portale mette in contatto persone che offrono in affitto le camere inutilizzate di casa propria con coloro che ricercano un alloggio, offrendo un'alternativa conveniente e sostenibile alla ricerca di alloggi privati. L'idea alla base di tettox2.it è quella della condivisione degli spazi, una soluzione che può essere vantaggiosa sia per chi offre che per chi cerca alloggio. Gli utenti possono cercare la soluzione più vicina alle loro esigenze, impostando il prezzo dell'affitto e le eventuali caratteristiche per la condivisione degli spazi. In questo modo, gli studenti e chiunque sia alla ricerca di un alloggio può trovare una soluzione adatta alle proprie esigenze e al proprio budget, evitando il caro affitti e allo stesso tempo promuovendo uno stile di vita sostenibile e solidale. La problematica del caro affitti è una realtà che colpisce molti studenti in Italia, ma ci sono soluzioni innovative che farnno la differenza perchè rendono "il tetto" accessibile a tutti grazie alla divisione dei costi.  La condivisione degli spazi di tettox2.it rappresenta una scelta vantaggiosa per chi cerca alloggio e per chi vuole guadagnare dagli  spazi inutilizzati, creando un nuovo modello di convivenza basato sulla solidarietà e sulla sostenibilità. Cosa aspetti? fitta una camera di casa tua che non utilizzi a studenti o lavoratori fuori sede, guadagni e conosci nuove persone!
Bollette: come dividere le spese con i coinquilini

28/02/2022 Risparmiare

Quando si cerca una casa in affitto da condividere con dei coinquilini, ci sono diverse cose a cui pensare. Ad esempio, il modo migliore di dividere le spese e pagare le bollette. Sai già come organizzare il pagamento delle bollette con le persone che vivranno con te? Beh, se ti stai chiedendo come fare, questo è l'articolo che fa per te! Innanzitutto, sappi che le utenze possono rimanere intestate al proprietario dell'immobile in affitto. Questi, poi, chiede il pagamento delle quote agli affittuari. Tuttavia, questa situazione non si presenta troppo spesso, poiché il proprietario di casa risulta responsabile dei pagamenti, onere che di solito si preferisce lasciare agli stessi inquilini. Per cui, se più affittuari devono dividere le spese, prima di ogni cosa occorre stabilire a chi intestare le bollette (e i contratti di fornitura). Come scegliere fra i coinquilini l'intestatario delle bollette? L'intestatario dei contratti dovrà essere, naturalmente, una persona affidabile e dovrà esserci una buona intesa tra questi e gli altri inquilini della casa in affitto. La persona prescelta, infatti, pagherà le utenze e dovrà poi ricevere le varie quote dagli altri affittuari. Ovviamente, se c'è un inquilino con residenza nella casa in affitto, sarà bene che la scelta ricada su di lui. Alcune spese presenti nella bolletta della luce, come le spese per il trasporto e gli oneri di sistema, sono inferiori se il contratto è un'utenza domestica "residente". Per i "non residenti", invece, i costi sono più elevati. Se nessun inquilino ha la residenza nella casa, allora la soluzione più idonea è intestare la bolletta alla persona che rimane nella casa per più tempo, in modo tale da non pagare i costi di voltura ogni volta che uno degli intestatari va via. Attenzione, però: per l'utenza del gas metano avere o meno la residenza nell'abitazione non fa differenza. Gli oneri e le imposte della bolletta del gas, infatti, cambiano in base alla zona geografica e alla regione nella quale si trova la casa. Per finire, gli inquilini possono decidere di intestare il contratto del gas a una persona diversa da quello dell'energia elettrica, in modo tale da dividere anche la responsabilità dei pagamenti. Nuova casa senza inquilini, cosa bisogna fare? Se ti trovi a traslocare in una casa nuova dove non ci sono ancora (o non ci sono più) affittuari, dovrai occuparti di: Attivare il contatore di luce o gas con un subentro: cos'è un subentro? Il subentro di luce e gas è un’operazione amministrativa con cui si richiede il cambio dell’intestatario di un contratto di fornitura, nel caso in cui il contatore sia stato precedentemente disattivato per un certo periodo di tempo. L’effetto del subentro è quello di cambiare il nominativo del cliente della fornitura, o delle forniture, riattivando contestualmente il contatore. Fare la voltura, modificando il nome sui contratti di luce e gas: cos'è la voltura? Oltre all'operazione amministrativa, dovrai richiedere anche il cambio di intestatario sui contratti delle utenze. Per farlo, occorrono... - codice fiscale; - codice POD identificativo del contatore per la fornitura di energia elettrica oppure il codice PDR per la fornitura di gas naturale (POD e PDR li trovi sul cartellino attaccato al contatore luce/gas oppure sulle bollette del precedente intestatario della fornitura); - lettura del contatore.N.B. La voltura va fatta anche nel caso in cui l'inquilino intestatario dei contratti decida di andare via, rendendo necessario scegliere un nuovo intestatario con conseguente cambio di nome sui contratti.Oppure, sottoscrivere un nuovo contratto in caso di cessazione: cos'è la cessazione? La richiesta di cessazione della fornitura comporta la disdetta del contratto luce e/o gas e la chiusura del contatore che non potrà più essere utilizzato fino alla sottoscrizione di un nuovo contratto. Per la chiusura del contatore del gas è necessaria l’uscita di un incaricato che provvederà alla sigillatura. La chiusura del contatore della luce può essere effettuata da remoto. Le tempistiche per la riattivazione di un'utenza cessata sono pari a massimo 7 giorni lavorativi per la luce e 12 per il gas. Naturalmente anche le spese per la riattivazione, in genere addebitate nella prima bolletta, saranno da dividere tra tutti gli occupanti della casa. E tu? Hai già trovato la casa perfetta per te? Con Tettox2 puoi scegliere fra centinaia di soluzioni e anche trovare i coinquilini perfetti per te sarà un gioco da ragazzi! Registrati subito e trova la soluzione migliore per le tue esigenze.